Se stai pensando di dare vita alla tua idea di business, avviare una nuova attività, magari una startup e/o ideare un nuovo prodotto / servizio di un’azienda già avviata, uno dei passaggi più importanti (e, diciamolo, anche più difficili) sarà quello di trovare il nome giusto per il tuo brand.
Perché? Perché il nome del tuo business o prodotto / servizio è la prima cosa che le persone sentiranno di te e/o della tua organizzazione. Il nome: una sequenza di lettere o poche parole che, in poco spazio, racchiude un universo di valori, racconta prodotti e servizi. Trovare il nome giusto significa partire bene e trasmettere a chiunque abbia a che fare con te una percezione positiva della tua azienda.
Facciamo una prova: pensa a marchi famosi come Apple, Lush o Lego. Possiamo affermare con certezza che la tua mente collegherà il nome non solo a cosa quei brand producono – computer, cosmetici e mattoncini colorati – ma evocherà suggestioni ben definite. Apple è sinonimo di innovazione e design, Lush sostenibilità e trasparenza, Lego la creatività del tempo libero.
Partiamo da qui per aiutarti a capire come un naming aziendale dovrebbe essere: memorabile, vicino al pubblico di riferimento, caratterizzante e capace di farti distinguere dai competitor.
Insomma, non è solo una questione di trovare un nome che suoni bene, ma di trovare un nome che racconti la storia della tua azienda. Quindi, che tu ti stia occupando in autonomia di battezzare il tuo business o abbia affidato il compito a un’agenzia o ad un/una professionista, ecco i nostri consigli per non incappare in brutti errori e fare la scelta giusta.
Naming aziendale: fai il focus sui valori imprescindibili del tuo business
Prima di iniziare il percorso che ti porta alla definizione del naming, è fondamentale fare un passo indietro e lavorare sui valori del tuo brand: quali sono i principi guida, le idee centrali su cui intendi costruire il tuo business?
Facciamo un esempio. Mettiamo che tu stia per inaugurare una scuola di inglese online con l’obiettivo di rendere la lingua inglese qualcosa di semplice e accessibile perché credi che solo così si possano abbattere muri linguistici. Questa potrebbe essere la chiave da cui partire per individuare il nome più adatto.
I valori sono una bussola importante, possono indicarti il percorso verso il nome giusto e verso la costruzione di un’identità di brand forte e coerente. In questi casi a noi piacere parlare di “value proposition” su cui serve concentrarsi.
Nome di un’azienda: cosa evitare
Se è vero, com’è vero, che il naming aziendale deve rispecchiare il tuo brand, nella scelta del nome bisogna fare attenzione a non compiere passi falsi che possono portare a errori di cui pentirsi nel lungo termine.
No a nomi che fanno fatica a essere ricordati
Il primo errore è quello di battezzare il proprio brand con un nome non memorabile. Pensa di parlare con un potenziale cliente al telefono che deve appuntarsi su un foglio i dati della tua azienda. Se il nome è troppo complicato, la persona potrebbe far fatica ad ascoltarlo, a scriverlo, a ricordarlo. Il nome Phlüüght, a prima vista, potrebbe sembrare interessante e unico, ma prova a immaginare la difficoltà nello scriverlo su Google. Questo naturalmente va considerato anche rispetto ai mercati in cui vuoi incidere. Come si pronuncia quel nome nei diversi Paesi? E’ comprensibile al meglio per tutta l’audience di riferimento?
Nomi circoscritti
Un altro errore è scegliere un nome troppo specifico. Poltrone e sofà è un brand che vende, come dice il nome stesso, poltrone e sofà. Non tavoli da giardino, armadi, letti, complementi per la cucina. Il nome è centrato, ma al tempo stesso “limitante”, rendendo più complicata la crescita del tuo business in futuro e precludendo da subito la possibilità di espandere i tuoi prodotti/servizi in altri orizzonti. In questo caso specifico sicuramente il “posizionamento” che si è voluto identificare è “popolare” per poter essere riconoscibili facilmente, anche se ci si posiziona come brand “generalista”. Ricordiamoci che il posizionamento incide ed è collegato anche al pricing di un brand e/o prodotto/servizio.
Nomi simili ad altri
Scegliere un nome che assomiglia troppo a quello di un’altra azienda può sembrare un modo intelligente per sfruttare la notorietà di quel brand, ma può creare una serie di problemi:
- creare confusione tra i clienti, che potrebbero non essere sicuri di quale azienda è quella che desiderano;
- portare a possibili grattacapi legali se l’altra azienda decide di intraprendere azioni per la violazione del marchio.
Naming aziendale: le caratteristiche importanti
Abbiamo visto quali sono le cose da evitare quando si sceglie il naming aziendale: com’è fatto, invece, un nome che funziona?
- Notevole. Un buon nome deve lasciare il segno in chi lo ascolta. Deve incuriosire, invogliare a saperne di più, trasmettere da subito i valori definiti.
- Autentico. Si distingue dai competitor, è esclusivo e degno di nota.
- Accogliente. Un naming deve accorciare le distanze tra il tuo brand e il pubblico, deve essere cordiale e affabile.
- Musicale. Considera sempre anche l’aspetto sonoro: punta su nomi semplici e orecchiabili.
Tipi di nomi aziendali
Sapevi che i brand name possono essere suddivisi in tipologie? Conoscerle è utilissimo sia in fase di selezione sia nei passaggi iniziali: ci sono delle categorie di brand name che potrebbero non essere nelle tue corde e quindi da escludere a priori.
Nomi descrittivi
Questi sono nomi che si basano su una o più parole che rimandano a un concetto concreto. Sono riconoscibili e le persone capiscono subito quello che l’azienda offre; di contro hanno un minore impatto e lasciano poco spazio all’immaginazione. Un esempio? Poste Italiane.
Sigle e acronimi
Questa tecnica, usatissima in passato, è piuttosto semplice: in sostanza si usano le iniziali dei soci fondatori o le iniziali di valori e concetti caratterizzanti l’azienda e si fondono insieme.
IBM (International Business Machines) si inserisce al 100% in questo gruppo di nomi, facili da realizzare ma, allo stesso tempo, poco creativi e originali.
Nome del fondatore
Il nome, in questo caso, coincide con chi ha creato l’azienda: Walt Disney, Roberto Cavalli, Brunello Cucinelli.
Questo genere di nomi sgombrano il campo da alcune problematiche (es. dominio o registrazione del marchio, che vedremo tra poco) ma hanno lo svantaggio che sono più complessi da comunicare: sono meno coinvolgenti, freddi e, senza un buon lavoro alle spalle, meno memorabili per il pubblico.
Nomi suggestivi
Questi sono nomi che non hanno un significato apparente fino a quando non vengono associati all’azienda. In realtà sono molto legati al business che rappresentano perché attraverso le suggestioni, le metafore, i giochi di parole, riescono a comunicare quel famoso universo di valori che dicevamo all’inizio dell’articolo. I nomi suggestivi creano un senso di curiosità e permettono di avere una grande flessibilità in termini di branding.
Amazon, Wind, Apple sono esempi perfetti in tal senso.
Neologismi
Alcune aziende decidono di inventare un nome completamente nuovo, una parola che non esisteva prima, senza significato. Si tratta di un percorso ostico, vero, questo tipo di nomi hanno bisogno di più tempo per essere associati ai valori del brand, ma i risultati possono essere straordinari.
Kodak, su tutti, è un esempio di neologismo.
Cosa controllare prima di decidere il nome dell’azienda
Prima di gettare il cuore oltre l’ostacolo e fare la scelta definitiva per il nome del tuo business, è fondamentale fare qualche verifica. Non c’è nulla di peggio che innamorarsi di un nome, per poi scoprire a cose fatte che si sono dei problemi che non avevi tenuto in considerazione. Approfondiamo insieme.
Disponibilità del dominio per il sito web
Il dominio del sito web per il nome che hai scelto, è disponibile? Per esempio, se stai pensando di chiamare la tua azienda Dolci Delizie, assicurati che dolcidelizie.com (o .it, o l’estensione che meglio si adatta al tuo mercato) sia libero. Anche se il sito non sarà online per un po’ (o se per il momento non è nei tuoi piani), una buona idea può essere quella di acquistare comunque il dominio per il tuo nome, per fare in modo che nessun altro “occupi” quello spazio. Per lo stesso motivo, fai anche un check delle pagine social che intendi presidiare e blocca le url delle pagine.
Significati internazionali
Se hai intenzioni di espandere il tuo business in mercato estero o se semplicemente vuoi essere prudente, è una buona idea verificare come il tuo nome potrebbe essere percepito in diverse lingue e culture. Potrebbe capitare che un nome che funziona benissimo in italiano, crei delle frizioni (o peggio, abbia accezione negativa) in un’altra lingua.
Registrazione del marchio
L’ultimo, ma non meno importante, passaggio da considerare è la registrazione del tuo marchio. Questo è un passo cruciale per proteggere il tuo brand e assicurarti che nessun altro possa utilizzare nel tuo settore il tuo nome o un nome simile. Consulta un avvocato specializzato in diritto dei marchi per capire se e come fare per registrare il tuo nome aziendale come marchio.
In conclusione
La creazione di un buon nome aziendale richiede tempo, attenzione e creatività. Ma con i consigli di Merakyn a tua disposizione, sei sulla strada giusta per creare un naming aziendale che risuonerà nel cuore dei tuoi clienti e ti distinguerà dai concorrenti. Se invece vuoi affidare la creazione del tuo nome a dei professionisti, eccoci: siamo a tua completa disposizione.