Internalizzare o Esternalizzare la comunicazione

Internalizzare o Esternalizzare

Meglio internalizzare o esternalizzare la comunicazione di un’azienda?

La vita di un’impresa non può certo andare avanti senza una comunicazione efficiente. Con essa ci si riferisce sia alla comunicazione interna, sia al modo in cui viene gestita la pubblicazione dei post sui canali social o come vengono organizzate le campagne marketing e promozionali. 

Nel decidere come gestire la comunicazione dell’impresa, si deve prendere la decisione se esternalizzarla, cioè affidarsi a professionisti e freelancer esterni alla struttura aziendale per gestire la maggior parte del lavoro, oppure internalizzarla, facendo gestire i processi comunicativi dal personale interno dell’azienda.

In questo articolo andremo a vedere insieme i pro e i contro che le aziende possono considerare nella scelta di un metodo o l’altro, relazionati anche alle tipologia e alla grandezza dell’azienda.

Cosa vuol dire internalizzare ed esternalizzare la comunicazione?

In ambito aziendale, questi due termini vengono chiamati Outsourcing e Insourcing:

  • Outsourcing è il processo di assunzione di un’organizzazione esterna (che sia un’altra azienda o lavoratori indipendenti). Questa forza lavoro esterna viene poi usata per svolgere varie attività.  Lo scopo che sta dietro molte decisioni di outsourcing è il risparmio derivato dal commissionare determinati lavori a esterni. Le aziende possono utilizzare l’outsourcing per concentrarsi meglio sugli aspetti chiave del business, affidando a terze parti lavori importanti, ma non fondamentali per l’azienda.
  • Insourcing è invece il processo di assegnare un progetto o un lavoro a una persona o a un dipartimento interno dell’azienda, utilizzando le risorse interne dell’organizzazione per raggiungere l’obiettivo. Generalmente, l’insourcing prevede l’apertura di nuove operazioni e processi all’interno dell’organizzazione; per questo può risultare più costoso all’azienda rispetto all’outsourcing ( ad esempio lo svolgimento di un progetto potrebbe comportare l’apertura di una nuova divisione all’interno dell’azienda).

Quali sono le differenze ?

In sintesi le differenze tra insourcing  e outsourcing sono

  • L’outsourcing richiede l’aiuto di organizzazioni esterne non affiliate all’azienda per completare compiti specifici, mentre l’insourcing è una pratica aziendale svolta all’interno dell’infrastruttura operativa di un’organizzazione.
  • Il controllo dell’organizzazione sulle operazioni e sulle decisioni differirà a seconda che la società stia utilizzando l’outsourcing o l’insourcing.
  • L’insourcing generalmente pone nuove operazioni e processi all’interno dell’organizzazione, mentre l’outsourcing coinvolge un’organizzazione esterna che è separata dalle operazioni dell’organizzazione primaria.

Ora che abbiamo chiari i processi di insourcing e outsourcing, possiamo vedere i pro e i contro che determinati tipi di aziende possono avere nell’applicare alla comunicazione digitale.

Internalizzare o Esternalizzare la comunicazione

Pro e Contro dell’Internalizzare o Esternalizzare la comunicazione digitale

Le pratiche di esternalizzazione (outsourcing) e internalizzazione (insourcing) devono essere applicate alla comunicazione di un’impresa tenendo conto sia si che azienda si tratta, sia dei suoi obiettivi.

Partendo dall’esternalizzazione ad esempio, un’azienda può ricavarne i seguenti vantaggi;

  • Avrà a disposizione diversi professionisti, ognuno con la propria specializzazione e con un costo ridotto rispetto all’assunzione di personale interno.
  • Avendo lavorato in diverse agenzie, avranno alle loro spalle esperienze e case history in diversi settori. Questo può essere un fattore utile per  l’elaborazione di strategie comunicative.
  • Possono fornire un punto di vista esterno ed obiettivo, dando la possibilità di ricevere nuovi spunti o idee alternative.
  • Possono avere accesso a strumenti e tecnologie avanzate, che alcuni tipi di imprese giovani , come le start ups, non hanno a loro disposizione per via dei costi elevati, al contrario di un’agenzia che lavora con più clienti (ad esempio strumenti per ricerca e analisi SEO, statistica etc.)
  • Si può avere più flessibilità e scalabilità. Appoggiandosi a una struttura organizzata in ambito comunicativo, durante un progetto si può valutare se aggiungere maggiore capacity (struttura).

Questi sono quindi alcuni dei vantaggi che un’impresa può ricavare da una comunicazione esternalizzata. Vediamo quali vantaggi e svantaggi può avere l’internalizzazione:

  • Comunicatori interni all’azienda conoscono meglio il mercato rispetto a personale esterno e i competitor. Può essere in grado di stabilire in modo più preciso il posizionamento dell’azienda.
  • Vista la continua evoluzione del web e della comunicazione digitale, i dipendenti interni hanno bisogno di una formazione continua per poter svolgere al meglio il loro lavoro.
  • I processi saranno più rapidi, poiché tutto il lavoro avverrà all’interno dell’azienda, senza dover comunicare separatamente con esterni (anche se questo non garantisce automaticamente risultati migliori)
  • Ci sarà più integrazione tra la comunicazione e le altre attività aziendali che seguiranno la risorsa o le risorse dentro l’azienda. Può essere sia un pro che un contro, poiché determinate risorse saranno divise tra diverse parti dell’azienda e non saranno completamente specializzate in comunicazione.
  • Internalizzare è utile perché permette di integrare nell’azienda processi consolidati e ripetuti. Queste attività finiscono per generare costi continuativi e ripetuti; a quel punto diventa sensato internalizzarli in quanto sono previsti ed è provato che funzionano.

Concludendo, quale dei due metodi è più adatto a gestire la comunicazione di un’impresa? In sostanza, dipende dal tipo di organizzazione, dallo stadio di sviluppo e dalle sue esigenze.

Ad esempio se un’azienda è una start-up, esternalizzare la comunicazione può essere molto utile perché  i nuovi sistemi e le procedure comunicative saranno costruite da professionisti. In seguito, questi processi potranno essere “normalizzati” ed internalizzati nella struttura dell’azienda sarà cresciuta abbastanza.

É anche vero il contrario. Un’azienda già ben strutturata e avanti nel suo percorso può comunque avere bisogno di consulenti esterni dotati di competenze molto specifiche per svolgere  operazioni per le quali possono non avere a disposizione personale formato in maniera adeguata.

Conclusione

Perciò, la scelta tra internalizzare ed esternalizzare la comunicazione aziendale dipende dalle specifiche esigenze e dalle caratteristiche dell’impresa stessa. Entrambi i metodi offrono vantaggi e sfide uniche, e la decisione finale dovrebbe essere guidata dall’obiettivo di ottimizzare l’efficienza comunicativa e raggiungere i risultati desiderati.

L’esternalizzazione della comunicazione può offrire diversità di prospettive, risorse specializzate e flessibilità, mentre l’internalizzazione permette un maggiore controllo e integrazione con le attività aziendali. È importante valutare attentamente queste considerazioni in base al contesto specifico dell’azienda.

Indipendentemente dalla scelta, è essenziale mantenere un focus sull’innovazione e l’adattamento alle mutevoli esigenze del mercato digitale. Se desideri ulteriori informazioni o assistenza nella definizione della strategia comunicativa della tua impresa, non esitare a contattarci compilando il form nella sezione contatti del nostro sito. Siamo qui per guidarti verso il successo nella tua strategia di comunicazione aziendale per realizzare i tuoi obiettivi.

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