Lo vedi, ti piace, lo aggiungi al carrello e acquisti; poi, se non va bene, lo rendi. Il processo d’acquisto online sembra semplice e perfino amico dell’ambiente: niente traffico, niente code in negozio, niente stress. Ma siamo sicuri che sia anche un ecommerce sostenibile? Qual è davvero l’impatto ambientale delle vendite online?
Il legame tra ecommerce e sostenibilità sta diventando sempre più centrale in un mondo che affronta sfide legate al cambiamento climatico e all’impatto delle emissioni. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescita vertiginosa dei siti di ecommerce, trasformati in veri e propri marketplace globali. Solo in Italia, secondo l’Osservatorio eCommerce B2C, il valore degli acquisti online ha raggiunto i 39,4 miliardi di euro nel 2021. Tuttavia, questo fenomeno ha portato anche alla necessità di riflettere sull’impatto ecommerce.
Dalla logistica al packaging, fino all’uso di hosting sostenibile, esistono alternative più green? In questo articolo scopriremo come ridurre l’impatto delle vendite online attraverso soluzioni pratiche e iniziative virtuose.
Se vuoi applicare queste strategie nella tua azienda o necessiti di una consulenza personalizzata, i nostri esperti di Merakyn sono pronti ad aiutarti a intraprendere il cammino verso un ecommerce sostenibile.
Dal consumo alla sostenibilità nell’E-commerce: verso un ecommerce green
Secondo una ricerca condotta dalla società Oliver Wyman, lo shopping online può essere meno inquinante di quello offline, riducendo le emissioni di gas serra del 30% rispetto all’acquisto fisico. Questo perché il trasporto verso i negozi e il consumo energetico dei punti vendita fisici rappresentano una grande fonte di emissioni.
Tuttavia, servizi come il “Same Day Delivery” e “Prime”, che permettono di ricevere i prodotti praticamente subito, alterano questo quadro, aumentando notevolmente l’impatto logistico. Secondo Josué Velasquez Martinez dell’MIT, servirebbero fino a 300 alberi al giorno per compensare queste emissioni.
Anche se la digitalizzazione può ridurre alcune emissioni, rendere l’ecommerce sostenibile al 100% richiede ulteriori passi avanti, soprattutto in termini di efficienza energetica e riduzione degli sprechi.
Quanto inquina lo shopping online?
L’uso di internet genera un’impronta ecologica importante. Se le infrastrutture digitali fossero un Paese, sarebbero al sesto posto al mondo per consumo energetico. Anche se acquistare online è, in media, più sostenibile rispetto allo shopping fisico, l’impatto ecommerce rimane significativo.
Secondo i dati di Statista, entro il 2030 il numero di veicoli per le consegne aumenterà del 36%, aggiungendo 6 milioni di tonnellate di CO2 alle emissioni globali. Per ridurre l’impatto, è necessario agire su più fronti: logistica, packaging e infrastrutture digitali, spingendo verso soluzioni di ecommerce green.
Quale attività ha il maggior impatto ambientale in un’azienda?
Uno studio di Quantis ha evidenziato che il packaging è responsabile del 75% delle emissioni di gas serra in un processo di acquisto online, seguito dalla logistica (15%) e dai resi (fino al 9%). Anche le piattaforme digitali che supportano gli ecommerce, se non alimentate da hosting sostenibile, contribuiscono al 7% delle emissioni.
Tra i fattori che incidono maggiormente troviamo il cosiddetto “last mile delivery”, cioè il trasporto dal centro logistico all’abitazione del cliente. Questo passaggio rappresenta il 26% dell’impatto totale. Per rendere il proprio ecommerce sostenibile, le aziende devono puntare su soluzioni che riducano questi effetti.
Strategie efficaci per un ecommerce sostenibile: 3 consigli per ridurre l’impatto ambientale
Come possiamo concretamente ridurre l’impatto dell’ecommerce? Ecco tre strategie efficaci:
- Spedizioni sostenibili. Raggruppare le spedizioni, scegliere corrieri che utilizzano mobilità sostenibile e compensare le emissioni di CO2 sono tutte misure che le aziende possono adottare. Per i consumatori, invece, è importante ripensare il concetto di urgenza, evitando di ricorrere al “Same Day Delivery” senza reale necessità.
- Riuso del packaging. Scegliere materiali riciclati e riciclabili per l’imballaggio può fare una grande differenza. Soluzioni di packaging riutilizzabile, come quelle di startup innovative, aiutano a ridurre il consumo di risorse.
- Hosting sostenibile. Anche la scelta del provider per l’hosting del sito web conta. Utilizzare un hosting sostenibile riduce l’impatto delle infrastrutture digitali, migliorando l’efficienza energetica del sito ecommerce. Se vuoi approfondire questo tema ti consigliamo di leggere il nostro articolo che riguarda il green hosting.
Una logistica che sta diventando più responsabile
Sempre più corrieri stanno integrando modelli di logistica green all’interno delle loro operazioni. Ne è un esempio DHL con il programma GoGreen, che punta a ridurre le emissioni grazie a veicoli elettrici e altre soluzioni sostenibili. Anche le piccole e medie imprese possono contribuire a rendere la logistica più rispettosa dell’ambiente, adottando soluzioni di ecommerce sostenibile.
Idee rivoluzionarie per un ecommerce sostenibile: le soluzioni delle start-up
Numerose startup stanno proponendo idee innovative per ridurre l’impatto ambientale dell’ecommerce. LivingPackets ha introdotto TheBox, una scatola riutilizzabile per almeno 250 spedizioni, dotata di un dispositivo di localizzazione. Anche Repack e Returnity offrono soluzioni di packaging riutilizzabile su misura per gli ecommerce, contribuendo a ridurre gli sprechi.
Negli Stati Uniti, Happy Returns si occupa della gestione dei resi, riducendo l’uso di packaging e facilitando il riciclo, dimostrando che un ecommerce sostenibile è possibile.
Vuoi rendere il tuo ecommerce sostenibile?
Se vuoi scoprire come ridurre l’impatto ambientale del tuo ecommerce, contattaci per una consulenza su misura. Studieremo insieme le migliori soluzioni per rendere il tuo business più responsabile e sostenibile.